ambiente,  cronaca,  Economia,  Pavia,  Politica,  viabilità

E anche stavolta bocciamo l’ex Necchi e lasciamo che Pavia naufraghi così

La pagina de La Provincia Pavese sul caso ex Necchi, articolo di Fabrizio Merli

Ammetto, appena ho visto il titolo de La Provincia Pavese e ho letto il pezzo dell’amico e bravissimo collega Fabrizio Merli, ho avuto un déjà-vu. Perché il progetto della “radiale”, ossia della strada che dovrebbe collegare la zona di via Olevano-Mirabello con l’area Necchi trasformata dal progetto Supernova, è una storia vecchissima, che risale al vecchio piano regolatore e all’amministrazione Albergati. Anche allora, insieme alla famosa “rampa di Rampa”, si discusse di quella strada che secondo alcuni (e in effetti era un bel sospetto) avrebbe permesso, nella sua presunta inutilità viabilistica, di costruire altre case con la “scusa” del tracciato stradale. Ora, ricordando che allora il progetto fu bocciato, e scomparve (o magari ve n’è traccia nella documentazione urbanistica di allora e nei ricordi di qualche amministratore), mi vengono i brividi a pensare che il recupero dell’area ex Necchi sia ancora in discussione quando, all’epoca del vecchio Prg, fu cancellata l’ipotesi che lì si potesse insediare l’Ikea, soluzione che sollevò le proteste dell’associazione commercianti (come qualsiasi progetto che non riguardi l’orticello piccolo piccolo del centro storico). Oggi, dunque, scopriamo che anche questo intervento di recupero è a rischio perché un consigliere comunale non è contento, come non abbiamo avuto il parcheggio multipiano di via Oberdan perché un consigliere non era contento, come non abbiamo mai fatto un sacco di cose dicendo che siamo tutti fantasiosi progressisti e che ci piacerebbe non fare un parcheggio o recuperare un’area abbandonata, ma trasformare Pavia nel regno delle meraviglie. D’altro canto, “se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi” (cit.).