• Guardare,  Luce,  Oltrepo,  Prospettive

    Colline oltrepadane

    In questa domenica di gennaio, con la luce fastidiosa del mezzogiorno, non c’era francamente molto da fotografare dall’alto (si fa per dire, circa 300 mt di altitudine) del borgo di Castana, in Oltrepo. Eppure, quell’albero solitario sulla cima della collina era lì a chiamare uno scatto. Eccolo. Non so quanto possa piacere, ma rende l’idea di questa domenica (in cui, più tardi, si dovrà lavorare in redazione…).

    Vista da Castana (Pavia)
  • Controluce,  Luce,  Maschere di luminanza,  Photoshop,  Post produzione,  Senza categoria

    Ancora sulla post produzione

    Le due immagini che vede qui sotto possono essere un accettabile esempio di post produzione in condizioni difficili. La fotografia originale, evidentemente scattata in controluce, era assolutamente piatta. Lavorando solo cinque o sei minuti e utilizzando la tecnica delle “tonality and luminosity mask” il risultato appare decisamente accettabile. Credo che studiare questa tecnica sia un esercizio utile per migliorare le proprie fotografie senza per questo applicare una post produzione “violenta” e che spesso trasforma in un gioco grafico una brutta fotografia.

    Post scriptum: naturalmente, ho dovuto utilizzare una fotografia disponibile in rete per l’editing. Io non scatto fotografie piatte… :-D

    Fotografia originale
    Fotografia post prodotta
  • Guardarsi,  Luce,  Maschere di luminanza,  Photoshop,  Tecnica fotografica

    Maschere di tonalità e di luminanza

    Questa è l’immagine di uno degli ingressi della scuola media Felice Casorati di Pavia. La fotografia è stata scattata con una fotocamera Fuji X-T2 e un obiettivo sempre Fuji 23mm 1.4, Iso 200, f. 3.6. La facciata della scuola era all’ombra, completamente. Per ottenere questi contrasti e questi colori non ho utilizzato alcun software particolare, ma ho sfruttato soltanto la tecnica delle maschere di tonalità e di quelle di luminanza, oltre ad aumentare il dettaglio dei bordi. Niente di speciale, dunque, ma l’effetto è stato buono, in particolare partendo dall’immagine iniziale.

    Scuola Felice Casorati – Pavia
  • Controluce,  Guardare,  Luce,  Tecnica fotografica

    La tua amica luce

    A volte basta pochissimo per ottenere un’immagine particolare, un po’ diversa dalle altre. A volte bisogna mettere insieme tanti elementi, ad esempio – in questo caso – luce e posizione. La luce è quella del tramonto, a Verona, era autunno. La posizione è quella dell’arena, un classico per chi visita la città. Insieme hanno creato questa immagine, un controluce che andava un po’ controllato, ma che alla fine, almeno mi pare, ha avuto un senso. Almeno per me. E per chi pensa, e sono in tanti per fortuna, che la vecchia regola del “sole alle spalle” non sempre funziona. O meglio, funziona ma non dà mai grandi risultati.

    Verona, un giorno d’autunno
  • Guardare,  Ritratti

    Basta lo sguardo

    Ho scattato questa fotografia qualche anno fa, a Voghera, in piazza Duomo, durante una festa di carnevale dedicata ai bambini. E’ stata, forse, l’unica immagine buona della giornata e questo grazie agli occhi della ragazzina che mi guardava dall’alto di un carretto trainato da cavalli. Ancora una volta, se mai servisse una conferma, la legge sui ritratti è implacabile: occhi e sguardo, il resto è soltanto contorno.

    Voghera, carnevale dei bambini
  • Guardare,  Prospettive,  Tecnica fotografica

    Attimo, profondità, elementi

    A volte l’attimo decisivo, specie se non è particolarmente “decisivo”, non basta. Per fare una buona, o almeno discreta fotografia, servono altri elementi, ad esempio la profondità, la tridimensionalità, lo sfocato corretto che isoli quell’attimo, rendendolo se possibile un po’ più “decisivo” di quanto sia in realtà. Credo che mi sia capitato scattando questa fotografia tre anni fa, la domenica nel tardo pomeriggio, in bellissimo giardino di non ricordo dove.

    Abbraccio
  • Guardare,  Luce artificiale,  Spettacoli,  Teatro

    La luce (quasi) perfetta

    Spesso ci danniamo l’anima cercando la luce perfetta artificiale. Studiamo le tecniche di illuminazione con i flash off camera, con softbox e ombrelli, con sfondi particolari e altro ancora. Poi, una sera, si va a teatro e si scopre, tutto d’un tratto, che la luce perfetta è quella sul palco. Basta inquadrare e scattare. Click. Ed è fatta. Almeno, quella sera al teatro Fraschini di Pavia, mi capitò così.

  • Guardare,  Senza categoria

    Quell’istante decisivo (umilmente)

    Nel 1952 Henri Cartier-Bresson pubblica Images à la sauvette, un libro destinato a segnare la storia della fotografia. In Italia il titolo – che letteralmente significa “immagini al volo” – viene tradotto con “L’istante decisivo”. E ogni fotografo, che sia un reporter oppure un amante dalla street photography, sa bene quanto sia importante quell’istante. Il problema è che non sempre si presenta. Molto dipende da quanto e come lo si cerca, come ci si predispone da accoglierlo quando, all’improvviso, ce lo troviamo davanti. In questa mia fotografia, il mio personale istante decisivo è lo sguardo della donna di fronte alla vetrina, che ignora il concerto in corso e guarda gli oggetti esposti.

    Concerto jazz alla Libreria Cardano di Pavia

  • Prospettive,  Sport,  Tecnica fotografica

    Questione di prospettiva

    Non avevo mai scattato fotografie di sport. Non almeno per il mio giornale dove lavoro come caposervizio dello sport, non come fotografo. Ma quella domenica pomeriggio, agli Italiani under 23 di atletica leggera, non c’era il nostro fotografo, impegnato su altri campi. Così, prima di andare in redazione ad occuparmi di pagine, titoli, articoli, ho raccontato per immagini quella giornata di imprese sportive. Nei limiti della cronaca, ho provato a scegliere prospettive diverse. Ad esempio, nel salto in alto. Come in questa immagine.

    Campionati italiani Under 23, Pavia. Salto in alto
  • Flash,  Ritratti,  Tecnica fotografica

    Tecnica nel giorno di Natale

    Del flash off camera si è scritto e detto tutto. Qui mi limito a pubblicare una fotografia classica, di famiglia, un bel gruppo di parenti riuniti in occasione del pranzo di Natale. L’immagine non è niente di che, ci mancherebbe, ma tenendo conto della luce della stanza – brutta e scarsa – siamo di fronte ad un ottimo risultato. Per ottenerlo ho utilizzato una piccola softbox con tanto di stativo, comodissimi da trasportare ed economici. Si spendono meno di 40 euro e le fotografie di un giorno di festa si trasformano in veri e propri ritratti professionali. Qui il link ad Amazon per avere un’idea del materiale che ho utilizzato. Ho aggiunto una seconda fotografia, sempre ottenuta con la stessa tecnica, nella stessa occasione, per dare un ulteriore esempio di come, con poca spesa, si possa ottenere tantissimo.
    Godox, kit softbox diffusore SFUV6060 portatile, pieghevole, montaggio Bowens con staffa di tipo S per flash Speedlite Godox per Canon, Nikon, Sony (60 cm x 60 cm)
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