Persone
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Appena sbarcati ad Ischia
Lo so. Ischia è luogo di paesaggi. Percorri le strade dell’isola e appena lo sguardo arriva al mare, è uno spettacolo. Bisogna essere dei bravi fotografi, appunto di paesaggio, per raccontare Ischia e le sue coste, ma anche le sue piccole montagne. Io non sono un bravo fotografo di paesaggi. Non so neppure se sono, in generale, un bravo fotografo. Quindi, nei tre giorni di vacanza, fotografo, come capita un po’ a tutti, quel che mi trovo davanti. E mi incuriosisce. Come il taxi, chiamiamolo così, fermo lungo la strada, con dentro un tassista che aspetta paziente e forse un collega che, nel sedile posteriore, attende a sua volta che qualcosa capiti. E’ settembre, non c’è frenesia, Ischia è persino vivibile senza fretta e fatica, e spintoni, e luoghi troppo affollati.
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Bari, una bancarella
Ci sono elementi che, per qualche misteriosissima ragione, piacciono ai fotografi. Le biciclette, per esempio. Oppure i ponti. Ma anche le bancarelle. Ecco, questa è una bancarella nel centro storico di Bari, con il suo commerciante ambulante che, all’ombra delle viuzze del centro storico, in una caldissima giornata di luglio, aspetta clienti. E chiacchiera con quelli che conosce e che passano per strada
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Autoritratto in sala con riflesso
Vabbè, ve lo dico subito. Eravamo andati a Pont Saint Martin, in Valle D’Aosta, per una mini-mostra sulla storia della villa che ospita la biblioteca civica. Sintetica, curiosa. Tutto qui. Dopo dieci minuti avevo già iniziato ad annoiarmi. E poiché Paola e Cinzia, che erano con me, sembravano interessate ad alcune fotografie di alta montagna, ho cercato di far trascorrere il tempo. E mi sono scattato questo autoritratto. Che per quanto un po’ cupo, neppure mi dispiace troppo. Questione personale, s’intende.
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Preparandosi a Capodanno
Con il trascorrere del tempo, la mia nipotina è diventata meno scorbutica quando arriva il momento di farsi fotografare. E ha imparato ad assumere delle belle pose, che naturalmente sono gran parte della qualità di un ritratto. Stavolta, velocissima, si è piazzata a capotavola mentre stavano preparando per la cena di Capodanno. Uno scatto veloce, poi via a giocare con il cane o in cucina per rubare qualche boccone prelibato in anticipo. Buon 2022, verrebbe da dire (e sperare).
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Studenti in piazza a Gand
Quando sei in viaggio, e immagini di fotografare solo luoghi e persone, un po’ di fotografia di cronaca cambia il ritmo della giornata. In questo caso, mi sono imbattuto in una protesta studentesca molto rumorosa ma abbastanza ordinata nel centro della cittadina universitaria di Gand, Belgio. I ragazzi e le ragazze si sono fatti fotografare senza problemi, molto concentrati sulle ragioni della loro manifestazione.
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Autoritratti da viaggio
Da un po’ di tempo, meglio: finché si è viaggiato, Paola ed io ci scattiamo sempre un autoritratto e spesso lo facciamo utilizzando gli specchi. In particolare quelli degli ascensori. Oddio, niente di particolarmente originale, ma ci sono sempre piaciute queste immagini. Anche se non è facile farne una diversa per viaggio. Questa è da Marsiglia, in Francia.
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Grado, lungomare
A giugno Grado è splendida. Poca gente in lungomare, la sera la luce del tramonto è perfetta. La gente passeggia silenziosa, è una città di mare tutta speciale. In questa immagine ciò che mi ha colpito è lo sguardo di quella coppia, affacciata sul mare, che guardava l’orizzonte da quella piccola balaustra di metallo costruita sulla barriera frangiflutti.
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Autoritratto da lockdown
Bloccati ancora in casa. Maledetto Covid-19. Bloccati in casa senza poter viaggiare, andare per città, vedere luoghi e persone nuove. E poi piove, fa freddo. Insomma, ci sono tutte le condizioni per non riuscire a fotografare. E così, malgrado l’evidente imbarazzo che il modello scelto non può che provocare, mi sono messo a giocare con il Venus Laowa 9mm f/2.8 Zero-D, un bel supergrandangolo manuale che sulla mia Fuji X-T3 funziona davvero bene (dipende poi dall’uso che se ne vuole fare). E’ assolutamente inadatto ai ritratti, e proprio per questo non potevo che usarlo per giocare. Ecco qualche scatto. Roba da lockdown…
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Pronti a farsi fotografare
Se proprio siete senza modelle o modelli, una buona soluzione per fotografare, in particolare per fare ritratti, è partecipare a una manifestazione di cosplayer, ossia – genericamente – quegli appassionati di film, fumetti, personaggi, manga e metteteci un po’ di tutto, che si riuniscono in costume imitando personaggi appunto più o meno famosi. E di solito sono tutti disponibilissimi a farsi fotografare. Un giorno ho partecipato, ovviamente come fotografo, a un appuntamento del genere a Milano, scattando alcune immagini. Tra queste una serie di ritratti che, normalmente, non sarei riuscito ad ottenere (e probabilmente neppure a immaginare). I personaggi erano tutti ispirati a Star Wars (e credo di non averne riconosciuto uno).
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Jazzista da strada
Tornando con i ricordi, non solo fotografici, a qualche anno fa, estraggo dal mio metaforico cilindro l’immagine di un musicista di strada che ripresi ad Amsterdam durante una passeggiata lungo i canali. Suonava jazz con un trio, e che accidenti di musicisti erano questi ragazzi. Da restare ad ascoltare per ore e divertirsi. Feci alcuni scatti di lui, alla tromba, e degli altri che se ben ricordo erano al contrabbasso e alla chitarra (dovrei cercare in archivio per essere certo della formazione).