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Il fascino del vuoto
Credo il fascino della piazza d’armi di Palmanova stia non tanto in ciò che contiene, quasi nulla, né in ciò che la circonda (palazzi non eccelsi, per quanto interessanti). Il fascino sta nell’assenza, nello spazio vuoto che è circondato da quei palazzi e che si attraversa a piedi, in estate sotto il sole cocente, con una luce che brucia gli occhi. E ancora, il fascino sta nell’immaginare quella piazza vista dall’alto, nella sua perfezione. Così, quando la fotografi, il senso che cerchi di dare, che ho cercato dare, era proprio non tanto il fascino, quanto l’angoscia dello spazio vuoto.
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I soliti punti di vista
Di fotografabile, nella meravigliosa piazza della Libertà di Udine, con tutto il fascino del suo stile veneziano, c’è moltissimo. Quando però arriviamo lì, la sfortuna vuole che sia stato aperto un grande cantiere, che uno dei palazzi più belli sia coperto dalle impalcature e che stiano montando un palco per un concerto. Insomma, il fascino resta, ma per chi vuole fotografare, appunto, le prospettive cambiano. E non è un modo di dire. Perché alla fine la fotografia che mi è piaciuta di più, è spero piaccia, è quella di questo bambino che va in bicicletta sotto al porticato del palazzo municipale. Fotografato, come era ovvio, da un’altra prospettiva, mentre scendevo le scale.
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Fashion Factory
Il tentativo era chiaro: ottenere il contrasto tra gli operai all’esterno del negozio, in attesa di riprendere il lavoro, e la scritta “Fashion Factory”. Insomma, tra le tute e le magliette, abiti da fatica, senza alcun obiettivo di eleganza, e il senso della scritta, appunto collegata allo stile e alla moda. Più o meno è riuscito, ma tutto sommato convincente, direi.
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Palazzo della Ragione
Ecco, questo è uno dei casi in cui la fotografia l’hai già nella testa appena arrivi. Padova (bellissima), Palazzo della Ragione. Appena salite le scale, in una giornata di sole, nel pomeriggio inoltrato, l’ingresso del palazzo appare così come era stato pensato, nella sua perfetta simmetria, negli spazi, nelle linee parallele. Quando l’immagine la vedi già stampata in bianco e nero, devi soltanto fare “click” (si fa per dire, con la mirrorless…) e aspettare il ritorno a casa per rivederla sullo schermo del computer.