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Cinque anni fa moriva Arbasino: oggi un film

Alberto Arbasino nel suo studio (foto de La Provincia Pavese) Michele Masneri, giornalista de Il Foglio, è co-regista insieme ad Antongiulio Panizzi di ‘Stile Alberto’ documentario che è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma, nella sezione Freestyle Arts. “Un viaggio originale e appassionante – scrive l’Ansa – dedicato a una delle figure più originali della cultura italiana essendo stato al tempo stesso uno dei più importanti scrittori del dopoguerra, un grande viaggiatore, un intellettuale a tutto tondo ideatore di neologismi come la ‘casalinga di Voghera’, un grande giornalista, un deputato, ma soprattutto un dandy, elegantissimo e armato di Porsche, frequentatore compulsivo di salotti, insomma una sorta di Marcel Proust italiano. Nel docu tanti materiali d’archivio, testimonianze di amici, familiari e intellettuali e la ricostruzione dei rapporti con Pasolini, Visconti fino al duraturo legame con il compagno Stefano.
Per quello che riguarda la nostra provincia di Pavia, specificatamente, ricorda Masnieri nell’articolo su Il Foglio: “Voghera è un altro pannello di quella grande co- struzione labirintica che era AA: non solo set dell’infanzia delle “Piccole vacanze”, e dei racconti dell’educazione sentimentale lombarda; nella breve e deludente parentesi parlamentare si era dato da fare non su astruse proposte di legge come ci si aspetterebbe da un letterato bensì molto “sul territorio”, per la sua “constituency”, all’americana; e dunque per un allargamento del tribunale del luogo, e per altre questioni locali. Un altro tormentone era il mancato riconoscimento della “casalinga di Voghera” primigenia, cioè la vogherese Caroli- na Invernizio, scrittrice all’epoca “infamous” fino a essere definita “l’onesta gallina della letteratura italiana” nientepopodimeno che da Antonio Gramsci, perché scriveva romanzetti rosa-dark tipo “Il bacio di una morta”, mentre oggi sarebbe la regina del “romance” (pronunciato all’italiana, ‘ròmans’, e anche qui chissà che rap avrebbe fatto Alberto) e sarebbe ospite fissa da Fazio, e certamente le farebbe- ro subito il Meridiano”. E aggiunge nel suo bell’articolo su Arbasino: “La gagliarda sindaca di Voghera, Paola Garlaschelli, ci ha portato tra le strade della sua cittadina per svelarci uno scoop: una strada intitolata alla precursora di tutte le casalinghe esiste, è stata dunque fatta. Ma la mancanza assoluta di “occhio” e “orecchio” per il pop era uno dei tanti rimproveri che Alberto faceva agli intellettuai italiani che fortemente lottavano per il popolo senza però conoscere le canzoni in voga tra le masse”.
Il documentario, peraltro, è prodotto da MadEntertainment in collaborazione con Rai Documentari e Luca Guadagnino con il sostegno della Fondazione Teatro Sociale di Voghera e il contributo della Fondazione del Monte di Lombardia.
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Faccia da pugni
Ho fotografato il pugilato solo un paio di volte in questi ultimi anni. Ma ogni volta è stato tanto difficile quando affascinante. A Voghera mi è capitato di seguire un incontro di Alessandro Buratto, al quale ho poi chiesto di posare per un ritratto. E’, questa, una fotografia che mi è sempre piaciuta.
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A Palazzo Gounela
Arrivo in municipio, ossia Palazzo Gounela, a Voghera, per parlare con un assessore. Mi fanno accomodare nella sala dove di solito si riunisce la giunta. Sono circa le undici, il sole arriva forte attraverso le vetrate. Mi rendo conto che luce è quella che mi piace, come sempre ho la fedele Fuji X-T1 nello zaino. Faccio tre scatti, poi arriva l’assessore. Questo è il risultato.

La sala giunta di Palazzo Gounela -
Pozzanghera a Voghera
“Se sai ascoltare, anche in una scarpa puoi sentire il mare”. Non ricordo dove avevo letto questo calembour ma come forse intuite è un piccolo gioco di parole dove il termine “conchiglia” viene sostituito da “scarpa”. La frase originale parla di fantasia, anche la seconda, ma con un sorriso in più. La foto che pubblico è pura fantasia, nasce da uno sguardo, dalla luce e dal riflesso di una pozzanghera dopo un giorno di pioggia a Voghera, davanti all’ingresso dell’area di sosta della stazione ferroviaria. Luce, colori, riflessi. Tutto qui. E saper ascoltare, anzi vedere.

Voghera, riflessi -
Ti guarda negli occhi
Quando una bambina che non conosci ti guarda così intensamente, e lo fa nell’attimo in cui stai scattando la fotografia, tutto diventa più semplice. E’ successo diverso tempo fa, a Voghera, in piazza Duomo, mentre fotografavo (per lavoro, quella volta), la sfilata di carnevale organizzata per i bambini (anche se di costumi ce n’erano pochini). Questa immagine mi era talmente piaciuta che poi l’ho utilizzata anche per i miei biglietti da visita (sì, una volta si usavano i biglietti da visita…).

Una bambina alla sfilata di carnevale

