Post produzione
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Al castello (dopo la mostra)
Nella stanza adiacente dell’ingresso principale del castello visconteo di Pavia, dove ho appena finito di ammirare la mostra su Vivian Maier, c’è in corso un corso. E fotografo.
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Lungo la strada di casa 2
La fotocamera che porto sempre con me è la “vecchia” Fuji X-T1 con un obiettivo Fujifilm XF 23mm F1.4 . E’ nel mio zaino, protetta (almeno in inverno) da una sciarpa e dai guanti. Per tornare a casa a piedi percorro per forza la stessa strada e cerco, per allenare l’occhio, spunti fotografici. L’altra sera ne ho trovati tre. Questo è uno.
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Contrasti in Polonia
Naturalmente, dipende dal periodo. Dall’umore. Dalla luce che trovi. Ma il breve viaggio in Polonia, a Varsavia e Cracovia, è stato – fotograficamente parlando – un viaggio di contrasti. Quando sono tornato a casa, con la fedele Fuji X-T1, la post produzione quasi tutta in bianco e nero, mi ha spinto sulla gestione dei neri e dei bianchi di cui potete vedere alcuni esempi qui sotto. Sperando che vi piacciano (sono anteprime, cliccateci sopra…).
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Davanti a me ogni giorno
Ci sono dei giorni d’inverno in cui il freddo, la mancanza di tempo e a volte anche un po’ la voglia, ti allontanano dalla fotocamera. Ho sfruttato quindi la camminata da casa al giornale per scattare banalmente quello che mi sono trovato di fronte nel solito percorso di quattro-cinque chilometri. Poi, alcune di queste fotografie, le ho elaborate al computer. Per chi fosse interessato ai dati tecnici: Fuij X-T1, 23mm F1.4.
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Ancora sulla post produzione
Le due immagini che vede qui sotto possono essere un accettabile esempio di post produzione in condizioni difficili. La fotografia originale, evidentemente scattata in controluce, era assolutamente piatta. Lavorando solo cinque o sei minuti e utilizzando la tecnica delle “tonality and luminosity mask” il risultato appare decisamente accettabile. Credo che studiare questa tecnica sia un esercizio utile per migliorare le proprie fotografie senza per questo applicare una post produzione “violenta” e che spesso trasforma in un gioco grafico una brutta fotografia.
Post scriptum: naturalmente, ho dovuto utilizzare una fotografia disponibile in rete per l’editing. Io non scatto fotografie piatte… :-D