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Controluce trentino
Non è stato facile fotografare in quelle condizioni. Confermando quanto detto nei due post precedenti, quando mi sono trovato di fronte alla meraviglia di queste montagne delle Dolomiti ho provato comunque a scattare qualche immagine, anche se la gestione del controluce non è stata esattamente uno scherzo. Comunque sia, questo è uno dei risultati che, garantisco, non riesce a trasmettere tutta la meraviglia di quell’incontro con le vette.
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Un paesaggio da favola
Dicevo, nel post precedente, che anche quelli non proprio bravissimi con la fotografia paesaggistica, a volte non faticano a raccontare un luogo con le immagini quando quel luogo è meraviglioso di suo. In Trentino, in una giornata fredda ma soleggiata, con le nuvole al posto giusto, persino un terrificante controluce può diventare un’ottima opportunità per documentare quel territorio. Un po’ di necessaria “rettifica” in post produzione per recuperare le ombre, e poi queste Dolomiti sullo sfondo che presto – la camminata è appena iniziata – raggiungeremo.
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Vette del Trentino
Non sono mai stato un appassionato della fotografia di paesaggio. Magari semplicemente per incapacità manifesta. Vai tu a saperlo. Insomma, finisce che ogni volta che si va da qualche parte, mi trovo sempre a fotografare persone, luoghi, situazioni, ma raramente i paesaggi. Succede però, com’è successo, che la la vacanza sia stata dedicata solo alle passeggiate in montagna, e allora cosa fai? Non fotografi. La fortuna ha voluto che ci fosse una tutto sommato discreta luce, che i paesaggi fossero già meravigliosi di loro e che difficilmente avrei potuto peggiorarli. Ad esempio, di fronte a uno squarcio del genere, in Trentino.
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La luce (quasi) perfetta
Amo scattare immaginando il bianco e nero. Anzi, grazie alle possibilità che mi offre la mia Fuji X-T3, a volte lascio il mirino monocromatico. Preferisco il bianco e nero al colore perché, da quando ho cominciato a tenere in mano una fotocamera – e parliamo di oltre quarant’anni fa – ho sempre visto il mondo così. E poi, per chi ha fotografato lungamente in analogico, stampandosi negativi e positivi in casa, nel bagno, il bianco e nero resta nel cuore. Ma ci sono delle volte in cui proprio il mondo ti appare (quasi) perfettamente a colori. Mi è accaduto, ad esempio, qualche tempo fa a Lavarone, in montagna, in un periodo di grandi nevicate. E queste due case, questo cielo, non potevano essere che a colori.