Tecnica fotografica
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Il Laowa 9mm f/2.8 Zero-D
Mi sono tolto lo sfizio di acquistare questo obiettivo ultragrandangolare fisso per ampliare il mio corredo Fuji. Non starò qui a discutere delle sue caratteristiche tecniche, ci mancherebbe. Ci sono in rete decine di siti specializzati dove approfondire. Ma posso dire che, utilizzato anche sulla Fuji X-T1, dà delle belle soddisfazioni. Val la pena davvero di provarlo. Qui sotto, un paio di scatti di prova che ho fatto con questo sorprendente 9mm.
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Sotto al ring
Dopo una piccola pausa dovuta al lavoro (tanto) e alle vacanze primaverili (poche), eccomi di nuovo qui con un’altra fotografia. Niente street, stavolta, ma un po’ di sport. In occasione del ritiro di un premio in memoria di un collega scomparso alcuni anni fa, l’associazione pugilistica di Pavia ha organizzato una serata di incontri, un torneo insomma. Prima delle formalità, ho scattato alcune foto da sotto al ring. Mi era già capitato di farlo qualche tempo fa, a Voghera, e mi ero reso conto delle difficoltà tecniche. Qui l’illuminazione era peggiore – è un palazzetto dello sport, non perfetto per il pugilato – ma tutto sommato la mia Fuji X-T3 con il 16-55mm non si è comportata malissimo. Purtroppo, ho dovuto lavorare a 6400 iso.
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Cecilia, Ilaria e Paola
Stravaccate sul divano. Ma con una luce perfetta che arriva dalla finestra, con il sole filtrato da una tenda. A volte capisci al volo che è il momento di scattare. Ilaria, come al solito, si arrabbierà. Ma dai, guarda che luce…
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Non solo bianco e nero
Un caro amico fotografo un giorno mi disse: “Facile fotografare in bianco e nero”. Come dire: una tecnica per dare sale a una immagine insapore. Così, per scherzo, ho provato a pensare e fotografare a colori. Questa è una sintesi del risultato…
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Maschere di tonalità e di luminanza
Questa è l’immagine di uno degli ingressi della scuola media Felice Casorati di Pavia. La fotografia è stata scattata con una fotocamera Fuji X-T2 e un obiettivo sempre Fuji 23mm 1.4, Iso 200, f. 3.6. La facciata della scuola era all’ombra, completamente. Per ottenere questi contrasti e questi colori non ho utilizzato alcun software particolare, ma ho sfruttato soltanto la tecnica delle maschere di tonalità e di quelle di luminanza, oltre ad aumentare il dettaglio dei bordi. Niente di speciale, dunque, ma l’effetto è stato buono, in particolare partendo dall’immagine iniziale.
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La tua amica luce
A volte basta pochissimo per ottenere un’immagine particolare, un po’ diversa dalle altre. A volte bisogna mettere insieme tanti elementi, ad esempio – in questo caso – luce e posizione. La luce è quella del tramonto, a Verona, era autunno. La posizione è quella dell’arena, un classico per chi visita la città. Insieme hanno creato questa immagine, un controluce che andava un po’ controllato, ma che alla fine, almeno mi pare, ha avuto un senso. Almeno per me. E per chi pensa, e sono in tanti per fortuna, che la vecchia regola del “sole alle spalle” non sempre funziona. O meglio, funziona ma non dà mai grandi risultati.
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Attimo, profondità, elementi
A volte l’attimo decisivo, specie se non è particolarmente “decisivo”, non basta. Per fare una buona, o almeno discreta fotografia, servono altri elementi, ad esempio la profondità, la tridimensionalità, lo sfocato corretto che isoli quell’attimo, rendendolo se possibile un po’ più “decisivo” di quanto sia in realtà. Credo che mi sia capitato scattando questa fotografia tre anni fa, la domenica nel tardo pomeriggio, in bellissimo giardino di non ricordo dove.
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Questione di prospettiva
Non avevo mai scattato fotografie di sport. Non almeno per il mio giornale dove lavoro come caposervizio dello sport, non come fotografo. Ma quella domenica pomeriggio, agli Italiani under 23 di atletica leggera, non c’era il nostro fotografo, impegnato su altri campi. Così, prima di andare in redazione ad occuparmi di pagine, titoli, articoli, ho raccontato per immagini quella giornata di imprese sportive. Nei limiti della cronaca, ho provato a scegliere prospettive diverse. Ad esempio, nel salto in alto. Come in questa immagine.
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Tecnica nel giorno di Natale
Del flash off camera si è scritto e detto tutto. Qui mi limito a pubblicare una fotografia classica, di famiglia, un bel gruppo di parenti riuniti in occasione del pranzo di Natale. L’immagine non è niente di che, ci mancherebbe, ma tenendo conto della luce della stanza – brutta e scarsa – siamo di fronte ad un ottimo risultato. Per ottenerlo ho utilizzato una piccola softbox con tanto di stativo, comodissimi da trasportare ed economici. Si spendono meno di 40 euro e le fotografie di un giorno di festa si trasformano in veri e propri ritratti professionali. Qui il link ad Amazon per avere un’idea del materiale che ho utilizzato. Ho aggiunto una seconda fotografia, sempre ottenuta con la stessa tecnica, nella stessa occasione, per dare un ulteriore esempio di come, con poca spesa, si possa ottenere tantissimo.
Godox, kit softbox diffusore SFUV6060 portatile, pieghevole, montaggio Bowens con staffa di tipo S per flash Speedlite Godox per Canon, Nikon, Sony (60 cm x 60 cm)
da TUYUNG Official
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